Tra calcio e filosofia, Alice Previtali presenta il suo primo libro

"Dall'alto del mio tacco 12" è un riuscito mash-up tra due mondi apparentemente lontani, il calcio e la filosofia, ma che rappresentano le passioni di un'autrice alla sua opera prima coniugate da una scrittura accattivante e fluida che chi segue abitualmente le pagine di IamCalcio ha già imparato a conoscere. L'autrice in questione è infatti Alice Previtali che per il nostro sito è apprezzata commentatrice, oltre che innegabile tifosa, del Novara FC, a cui dedica editoriali in cui mischia bastone e carote, cercando di proporre un punto di vista alternativo che non parte solo dal campo ma abbraccia tutto il mondo che gira intorno ai colori azzurri. Lo stesso punto di vista che è alla base del suo godibile saggio in cui dà vita ad una lettura onirica che sovrappone il patinato mondo del pallone a quello troppo poco conosciuto della filosofia proponendo un parallelismo che incuriosisce e - perché no - interroga.
"Il libro nasce dall'idea - racconta per noi l'autrice, raggiunta proprio per parlare del suo lavoro appena edito - di unire le mie due passioni che sono il calcio e la filosofia, un intreccio che mi ha portato a chiedermi quale ruolo avrebbe mai potuto avere uno dei miei filosofi preferiti se fosse stato un calciatore; e ancora, quasi specularmente, a chiedermi con quale corrente filosofica si sarebbe potuto identificare un calciatore dei giorni nostri o addirittura un reparto di una qualsiasi squadra. Questo è stato il punto di partenza per creare questo libro, un lavoro che mi è stato possibile anche grazie alla frequentazione del campo da gioco che mi ha permesso di chiarire alcune dinamiche che poi sono diventate parte del mio racconto permettendomi di parlare piacevolmente di calcio andando oltre la tattica e la tecnica che sono argomento della maggior parte dei giornalisti ma sminuzzando le pieghe del gioco come piace fare a me, inserendo in tutto questo anche un tassello filosofico che non guasta".
Un libro che non avrebbe mai visto la luce senza la passione che Alice riversa sul gioco del calcio e che pervade tutta l'opera della neo scrittrice, accompagnandone il percorso dall'inizio alla fine. "Come nasce la mia passione per il calcio - interviene ancora una volta la Previtali - è scritto nella intro del libro per cui non la svelerò qui ora sperando che anche questo contribuisca ad incuriosire i miei potenziali lettori. Posso dire che il mio percorso di studi mi ha spinto verso il mondo della psicologia e della filosofia, mondi che io amo e che mi piace fondere con le altre passioni che riempiono la mia vita, tra cui un posto di rilievo occupa anche quella dell'insegnamento, altro ambito per cui ho studiato; da questa commistione è nato ad esempio il progetto calcistico che ha coinvolto i miei alunni insieme al Novara Calcio, che ancora ringrazio, un momento che ha arricchito tutti quelli che vi hanno partecipato, in primis me stessa perché è stata una realizzazione personale. Portare a conoscersi in qualche modo fino a quasi toccarsi tutti gli aspetti che gravitano intorno alla mia vita l'ho sempre ritenuto uno sviluppo stimolante".
Dietro la scrittura c'è sempre un bisogno che porta un autore quasi a raccontarsi, ad immaginare una storia che contenga parti anche di se stesso da far conoscere a chi legge. Una volontà che non è mai mancata anche nei vari scritti che Alice ha regalato al nostro sito, dai quali emergono forti i punti di vista di chi non ha mai avuto difficoltà a mettersi in gioco provando a spiegare il proprio pensiero: "Perché provare a scrivere un libro? - prova a rispondere Alice interrogata sul processo che ha portato alla creazione di "Dall'alto del mio tacco 12" -. E' sempre stato un mio sogno nel cassetto fin da quando ero piccola ma mi mancava l'idea giusta, quella che potesse durare più di un singolo editoriale, diciamo così. Io paragono la scrittura di un libro alla scelta di farsi un tatuaggio: c'è chi cerca sempre la motivazione o l'evento per fare questo passo e c'è chi, come me, agisce quasi di impulso per puro piacere e senza attendere un momento particolare. Anche nell'uscita del mio libro è andata pressapoco così, non c'è nessuna motivazione temporale ma solo un'idea che è balenata nella mia testa negli ultimi mesi e che ho sviluppato fino alla definizione del libro. Sono soddisfatta di ciò che ne è scaturito perché è il mio libro e non avrebbe potuto essere scritto in maniera diversa ma mi farà piacere confrontarmi anche con chi lo leggerà e magari avrà voglia di darmi un feedback al riguardo. Il primo di una lunga serie? Non posso dirlo ora perché agisco sempre molto di pancia, vedremo cosa ci riserverà il futuro; quello che è certo è che di idee ne ho ancora tante e una volta aperta la porta poi diventa più facile imbarcarsi in una nuova avventura".
"Dall'alto del mio tacco 12" è già disponibile in gran parte degli store delle librerie e può essere facilmente acquistato anche sulla piattaforma di Amazon che è diventata vetrina fin dai primi giorni di uscita dello scritto di Alice. In più l'autrice sarà presente presso il Ricky Café di Borgomanero, via Gramsci 20, venerdì 13 giugno a partire dalle 18.00 per presentare al pubblico il suo libro e - con l'occasione - sarà anche possibile acquistarne una copia firmata direttamente dalle mani della scrittrice. Un appuntamento da non perdere per guardare il calcio con gli occhi di una commentatrice alternativa.