Novara FC, si presentano gli ultimi innesti
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Gli ultimi tre acquisti che concludono la campagna di potenziamento invernale sono stati presentati dal DS Federico Boveri nella giornata di ieri presso il “Silvio Piola” dal DS Federico Boveri che così li introduce: “Sono tre ragazzi che mi hanno colpito da subito per la loro fame e la loro voglia di mettersi in mostra e vestire questa maglia facendo bene, sono molto convinto di ognuno di loro. Tommaso Maressa ha firmato un contratto di un anno e mezzo ed è diventato un patrimonio del Novara, sono certo che diventerà un giocatore importante per noi. Adam Palsson siamo riusciti a prenderlo in prestito con diritto di riscatto che, al verificarsi di alcune condizioni, può diventare anche un obbligo, anche lui ha grandi qualità e sicuramente farà vedere quello che vale. Hemsley Akpa-Chukwu è stato il colpo dell’ultimo minuto, è un ragazzo giovane ma ha già qualità impressionati, da attaccante vero. Lui arriva in prestito e vedremo se riusciremo a costruire qualcosa per il futuro, è motivato e pronto a dimostrare il suo valore”.
Tommaso Maressa: “Sono arrivato alla fine del mercato e vengo da una situazione nella quale giocavo poco, mi aspetto sicuramente di trovare più spazio rispetto alla mia ultima esperienza e sono pronto a dare il massimo per quello che potrò fare. Sono una mezzala, mi piace attaccare lo spazio e prediligo gli inserimenti. All’occorrenza posso fare anche il mediano a due. Nico Schiavi e Julian Illanes mi hanno parlato molto bene di Novara e non ci ho pensato due volte a venire qui. Sono cresciuto nelle giovanili della Juventus dopo aver fatto l’Under 15 a Empoli, in bianconero ho fatto cinque anni poi ho fatto sei mesi a Bellinzona e all’inizio dell’attuale stagione mi sono trasferito a Carrara. Sono contento di aver esordito domenica scorsa, siamo riusciti a riprendere la partita contro un avversario che, solitamente, una volta passato in vantaggio non concede più di tanto. Il mister non mi ha chiesto nulla in particolare domenica, se non di dare una mano alla squadra. Sono stato accolto benissimo, è un ambiente molto bello e sereno. Alla fine ho trovato un staff preparato e dei compagni davvero bravi quindi secondo me ci sono tutte le basi per fare qualcosa di buono”.
Hemsley Akpa-Chukwu: “Potete chiamarmi semplicemente Akpa. Al mio arrivo qui mi sono sentito subito a casa. I ragazzi mi hanno accolto bene, in allenamento cerchiamo sempre di fare qualcosa in più piuttosto che in meno. Il mister mi ha fatto esordire e mi ha molto tranquillizzato prima di entrare, dicendomi di fare il mio gioco e di attaccare lo spazio come so fare. Il gol è arrivato come giusto premio, si vedeva che la squadra aveva voglia di arrivare a questo obiettivo. Per me non era importante segnare, il gol poteva arrivare anche da qualcun altro, era importante salvare la partita e non perderla. Il direttore mi ha dato fiducia e anche io, da solo, cerco sempre di fare di più per aiutare i compagni. Il mio procuratore stava cercando una squadra in Serie C dove potessi giocare, alla fine è uscita il Novara e la trattativa è andata in porto. A Bari mi sono trovato bene, anche lì ho sempre avuto la sensazione che avrei potuto dare un contributo alla squadra. A Empoli invece ho vissuto un momento difficile, il direttore della Primavera mi dava sempre fiducia e ancora oggi chiede di me, però non rientravo nei piani del mister che ha preferito altri giocatori per le sfide sul campo. Sono sincero, reputo il Novara una buona squadra, se giocheremo sempre con la giusta cattiveria potremo toglierci delle belle soddisfazioni, se lo vogliamo possiamo arrivare in alto. Sono belga con origini nigeriane, ma sono nato in Camerun, sono arrivato in Belgio quando avevo un anno e ci sono rimasto sino a 17 anni, poi mi sono trasferito in Italia. Ho la fortuna di apprendere molto in fretta la lingua”
Adam Palsson: “Non parlo bene l’italiano come Akpa, sono rimasto due mesi senza giocare e sono molto felice di essere tornato a farlo. Mi piace molto questa squadra e i suoi tifosi, perché dal primo giorno ho notato che c’è molta qualità, penso che si possa fare un buon campionato. A Perugia è stata una bella esperienza all’inizio, però poi ci sono state troppe situazioni, dal cambio di proprietà a quello del direttore e del mister. A me è servita per crescere e anche per conoscere il calcio italiano dato che era la prima volta che ci giocavo. Questo mi ha permesso di arrivare qui a Novara con maggiore esperienza. L’Italia mi piace perché è un Paese dove ci si sente bene e questo aiuta a giocare bene. Mi piace fare gol ma nelle mie qualità ci sono anche gli assist. Il calcio italiano è molto differente da quello islandese, in Islanda c’è meno tattica e molta velocità, qui c’è troppa tattica e le squadre si difendono in maniera assidua”.