La tua futura ex - I AM CALCIO ITALIA

La tua futura ex

Stadio Silvio Piola
Stadio Silvio Piola
NovaraSerie C Girone A

Una settimana di amori finiti e di rancori superati, quella del girone A della Serie C. Un insieme di addii e riconciliazioni che meritano di essere scritti sul diario calcistico della stagione 24-25. 

Partiamo dalla separazione di casa nostra: Pietro Lo Monaco viene sollevato dall’incarico di Direttore Generale del Novara FC. Pare che i compagni delle quote societarie - ovvero la famiglia Boveri e Marco La Rosa - abbiano avuto con lui una serie di disaccordi gestionali che hanno strappato in maniera insanabile il loro rapporto di fiducia. Il popolo si divide tra chi lo ringrazia per aver salvato il Novara a livello economico dopo la stanchezza di Ferranti e chi non si è mai fatto conquistare dalle sue capacità e ironia partenopee nel tergiversare parole e decisioni per uscirne sempre discolpato. 

Spostandoci ad Est anche alla Triestina soffia una “bora amorosa” da raccontare. La posizione come ultima in classifica e l’andamento ballerino che la caratterizza da inizio stagione, ha fatto perdere credibilità perfino a calciatori che fino all’anno scorso erano fenomeni di livello. La società decide di richiamare come condottiero Attilio Tesser, dopo l’esonero di Pep Clotet, con Daniele Delli Carri come direttore tecnico. Tra l’altro il valore della rosa di Trieste, secondo Transfermarkt, è il più alto del girone C ed ammonta a 9,19 milioni di euro (Novara al sesto posto con 3,95 milioni, ultima la Pergolettese con 2,53 milioni). A febbraio scorso il rapporto di Tesser con la squadra friulana era finito in maniera per nulla pacifica: dopo 24 partite di campionato e 3 di Coppa Italia viene esonerato anche con la terza posizione in classifica. Nonostante sia avvenuto dopo la sconfitta contro la Pro Patria non sembrano essere stati i motivi tecnici a decidere di rompere il rapporto. Il “Komandante” ex Novara non guarda il passato, ricomincia da zero, con il compito arduo della preparazione immediata di una squadra alla deriva prima del prossimo "derby di famiglia" contro il Padova (Delli Carri padre neo direttore contro il difensore Delli Carri figlio): “Testa bassa e pedalare” così ritorna da un divorzio cancellato e il nuovo sposalizio con l’ex amore alabardato.

L’ex che tutti sogniamo di avere è quello che capisce l’importanza di finire un passo prima dell’essere troppo tardi: con umiltà e gratitudine (eh sì, anche con una bellezza senza eguali) rassegna le dimissioni dalla Pro Vercelli, Paolo Cannavaro (papà del nostro Adrian). La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’ennesima insostenibile sconfitta, il 3-0 di Coppa contro la Giana Erminio che diventa un macigno troppo pesante da sopportare. Al suo posto Marco Banchini, 150 panchine con il Como (sostituito poi dal nostro Giacomo Gattuso nel 2020), Vis Pesaro, Montevarchi e Alessandria, squadra che l’anno scorso ha battuto tutti in termini di avventura. Tramite un post Instagram Cannavaro spiega le motivazioni della sua scelta, con un misto di tristezza e gratitudine, consapevolezza e dignità: “Vado via a testa alta sapendo che ho dato tutto me stesso. Purtroppo non è bastato. Non nascondo che provo tristezza a scrivere queste righe ma credo che sia la scelta migliore per tutti”. Cannavaro ringrazia tutta la società che in questi 5 mesi ha condiviso con lui progetti e quotidianità e conclude: ”Faccio un passo indietro sperando sia la scelta migliore per tutta la Pro Vercelli”.

C’è chi sbraita sbattendo la porta, chi torna convinto che non sia proprio finita del tutto e chi molla, dopo aver fatto di tutto, fermo nel pensare che non si può riempire il buco di una ciambella. L’amore è eterno finché dura, anche nel calcio.

Alice Previtali

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