Benevento. Chiuso un "non-mercato" caratterizzato dall'assenza di idee - I AM CALCIO ITALIA

Benevento. Chiuso un "non-mercato" caratterizzato dall'assenza di idee

Il D.s. Pasquale Foggia, Benevento
Il D.s. Pasquale Foggia, Benevento
BeneventoSerie B

In pratica è stato un "non-mercato" quello condotto dal Benevento nella finestra invernale conclusasi ieri sera: la compagine giallorossa, anzi, parrebbe quasi depauperata del già magro "tesoro" presente in rosa. Alla cessione di Forte, infatti, è seguito il solo acquisto di Pettinari, calciatore con altre caratteristiche e forse anche più funzionale per il modulo a due punte ma, comunque, inferiore dal punto di vista realizzativo, vero problema della compagine di mister Cannavaro.

Non c'è stato il cosiddetto "botto" nel reparto avanzato con l'inseguimento a Coda conclusosi con un nulla di fatto e, visti i costi che avrebbe avuto l'operazione e l'età del calciatore, forse meglio così.

Nel reparto arretrato è ritornato Tosca, duttile ed esperto difensore rumeno già in giallorosso ai tempi di De Zerbi, ed è stato ceduto Masciangelo al Palermo con l'arrivo di Jureskin dal Pisa nel Sannio. In questo caso si tratta di un mercato con il segno del pareggio: qualcuno è uscito, altri sono entrati ma gli equilibri della precaria difesa giallorossa non sono stati intaccati per nulla.

Il nodo principale era il centrocampo, vero e proprio nervo scoperto del Benevento: ebbene, nel reparto che più avrebbe avuto bisogno di innesti di qualità, non si è operato. Le sorti della squadra di Cannavaro restano, quindi, sulle spalle dei calciatori già presenti in rosa con la speranza che alcuni elementi ad ora molto sotto tono, come Viviani, tornino a brillare.

Cosa ci ha detto, dunque, questa sessione di mercato, al netto delle difficoltà palesate dall'intera Serie B? Sicuramente ha detto che la dirigenza del Benevento non ha "fantasia" per gli acquisti, vedasi (ad esempio) quella del Cosenza che ha ceduto Larrivey e riportato in Italia Mauro Zarate che potrebbe rivelarsi alla fine un "flop" ma, con il suo acquisto, la dirigenza calabrese ha almeno dimostrato voglia di provarci; che la stessa dirigenza, e qui leggasi palesemente il D.s. Foggia, non ha conoscenza che del suo piccolo "orto" e, soprattutto, ed è questo il dato peggiore, che non si ha alcuna visione di lungo termine circa la rosa. 

Ora le uniche speranze ricadono sui calciatori presenti e su mister Cannavaro: entrambe le componenti, rosa e staff tecnico, dovranno compattarsi come non mai, stringere i denti e giungere a quel traguardo, la salvezza, che mai nessuno avrebbe preso in considerazione ad inizio campionato ma che ora appare quasi come un miraggio tra le dune di un deserto.

Maurizio Morante

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