Zoom: Giacomo Giraudi - I AM CALCIO ITALIA

Zoom: Giacomo Giraudi

Giraudi, Spinettese
Giraudi, Spinettese
AlessandriaFocus

La parola a Giacomo Giraudi, perno della Spinettese 2013 X Five reduce dal successo di ieri contro il Tassarolo. Con questi tre punti, Giacomo e compagni, forti del terzo posto, prenderanno parte ai playoff per giocarsi la possibilità di conquistare la promozione in Prima Categoria. Ringraziandolo per la disponibilità, auguriamo a lui ed alla sua squadra di raggiungere gli obiettivi prefissati.

-Età?

24.

-A che età hai iniziato a giocare?

Otto anni.

-Idolo?

Andrea Pirlo.

-Squadra del cuore?

Alessandria.

-Ruolo?

Centrocampista centrale o mezzala.

-Squadra in cui sei cresciuto?

G.S. Leone Dehon, Valenzana e Novese.

-Sport preferito oltre al calcio?

Sci.

-Pregio?

Buona tecnica e visione di gioco.

-Difetto?

Alcune volte mi manca quel pizzico di grinta in più.

-Persona a cui devi di più nel mondo del calcio?

I miei genitori, che, fin da piccolo, mi hanno sempre sostenuto.

-Ricordo migliore della tua carriera?

Sono due: l'esordio in Serie D con la Novese, a 17 anni, da titolare contro la Lavagnese e la promozione in Eccellenza con il Libarna.

-Gol più bello?

L'ultimo, quello segnato settimana scorsa con la maglia della Spinettese. Un gol molto bello e importante per motivi personali ed affettivi essendo nato e cresciuto a Spinetta.

-Giocatore più forte con o contro cui hai giocato?

Ho avuto l'onore di poter giocare contro gente del calibro di Lulù Oliveira, nel derby Novese-Derthona e Fabio Artico in un'amichevole contro l'Alessandria.

-Che voto dai alla tua stagione?

7, ma spero possa diventare un voto più alto da qua alla fine della stagione.

-E a quella della tua squadra?

7, nonostante le difficoltà in questo momento siamo dentro i playoff e il nostro obiettivo è quello di arrivare fino in fondo e vincerli.

-Squadra avversaria che temi di più?

Nessuna in particolare.

-Sogno nel cassetto?

Non è un sogno, ma un auspicio: continuare a divertirmi a giocare ancora per molti anni ed avere a che fare sempre con persone vere, cosa che nel mondo del calcio non è mai scontato.

Andrea Bottazzi